domenica 18 febbraio 2018

Impressioni in penna... Finissage della mostra di Andrea Meini al MuVe di Empoli



Le mie “impressioni in penna” nascono dal desiderio di far migrare nella scrittura, quello che l’anima ha visto, digerito, rielaborato. Perché a modo mio resti…



Delicato è l’acquerello, una sospensione, una leggerezza che con leggerezza traccia la tela. In punta di piedi ti fa entrare nel mondo dipinto e se quel mondo esiste davvero, ti viene voglia di andarlo a scovare nella realtà.

Finissage, dice sia un modo nuovo per congedare una mostra. E quello del pittore Andrea Meini, svoltosi al MuVe, museo del vetro di Empoli, per la sua mostra di acquerelli, con affetto interamente dedicata agli scorci empolesi, è un congedo da favola! Pittura e musica in diretta, immediatezza, connubio riuscito. Mentre Andrea Meini dipinge nel qui e ora, lo accompagna alla tastiera il musicista Dario Gozzini. Una doppia improvvisazione per una sola bellezza: quella dell’arte 
Presente mentre tutto avviene, in parole impressiono e a mia volta improvviso...

Tratti leggeri già disegnati sul quadro nudo incorniciato, fanno immaginare. Quello che sembra macchia diventa luce, prende forma, si delinea. La musica in sottofondo accompagna le veloci pennellate, la tavolozza è in continua consegna di colori, la tela agguanta, per non lasciar più andare. Testimone immortale di bellezza catturata e raccontata. Complice la melodia improvvisata ma attenta, compagna di questa diretta in dipinto, che asseconda in note la mano che crea, le tinte che si alternano. 

Fermo la penna, sposto gli occhi dal taccuino alla pittura, che piano va riempiendo quel “telo” bianco di tinte in movimento. Immediata consegna di bellezza per chi vorrà accogliere e apprezzare. Mentre fuori è grigio il cielo e la pioggerellina bagna strade e cose. 

Spaccato di piazza, di muri e finestre, un leone campeggia, Conosciuta immagine a pochi passi da qui che qui entra. Appena pennelli, mani, musica e colori si fermeranno, avrò voglia e desiderio di portarmi e andare dove Andrea e Dario ora raccontano… 

Empoli, MuVe, 17 febbraio 2018 ore 18:30 
Impressioni in penna improvvisate su pittura e musica


Copyright tutti i diritti riservati ©

Il pittore Andrea Meini e il musicista Dario Gozzini 
foto di Marco Galeotti 

MuVe museo del vetro di Empoli
foto di Marco Galeotti 

Andrea Meini pittore
foto di Marco Galeotti 

Dario Gozzini musicista
foto di Marco Galeotti  








lunedì 12 febbraio 2018

Impressioni in penna... Come l'impronta di un quadro di Lidia Paola Popolano



Le mie “impressioni in penna” nascono dal desiderio di far migrare nella scrittura, quello che l’anima ha visto, digerito, rielaborato. Perché a modo mio resti…







Un lungo racconto, da leggersi volendo, anche in una sola volta. Un andare e tornare dal passato al presente per capire dove condurre il futuro. “Come l’impronta di un quadro di Lidia Paola Popolano. Una perdita, quella della madre, una casa, due sorelle, diverse ma complementari, l’inaspettato e insospettabile ritrovamento di alcuni diari, quaderni, lettere (difficile collocarli), scritti dalla mamma durante un preciso arco temporale. Mentre si decide come dismettere la casa, dividere oggetti, vendere mobilia o ricollocarla altrove, Lina, voce narrante e protagonista della storia, centellina la lettura di quelle pagine scritte dalla mamma, che ora più che mai, le pare di non aver mai conosciuto. Quella consegna in scrittura, non solo le da la chiave di accesso alla sua memoria, ma rinnova la sua, anche dove credeva perduta. Tornano le immagini, si riattivano gli odori e i sapori dell’infanzia, della giovinezza. Un bombardamento di ricordi, che con nomi e luoghi raccontati nelle lettere, s’imparentano. L’incontro spiazzante con l’ adolescenza della mamma, dichiaratamente fascista, da cui Lina prenderà le distanze, da cui Lina proverà a capirne i motivi della scelta. 


Come l’impronta che lascia un quadro quando lo si toglie dalla parete, la lettura dei diari, il soggiorno in quella casa, lo scambio di vedute con la sorella più “terrena”, lasceranno nell’animo della protagonista un’impronta indelebile, un passaggio, un ponte, verso un futuro la cui destinazione sarà ora più chiara.
E’ un finale aperto quello che l’autrice Lidia Paola Popolano, ci consegna, sembra tenda la mano a un proseguo già in mente. 
Se così è, aspetteremo.

Copyright tutti i diritti riservati ©