sabato 30 novembre 2024

Berlinguer la grande ambizione

 Impressioni in penna 

"Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona» cantava Giorgio Gaber

Non ho mai smesso di pensarlo e mai lo farò. Forse anche per questo ho atteso di vedere questo film. Mi sembrava di violare l'intimità di questo uomo che per me rappresenta l'essenza della moralità: dentro e fuori la politica. Un film coraggioso che si apprezza se un po' e più di un po' si conosce la storia, si conosce l'uomo. E a leggere quanti lo hanno apprezzato c'è da avere l'ingenuità di pensare che forse ancora tutto non è perduto.

Le immagini di repertorio si mescolano alla pellicola che romanza il giusto, che racconta il vero.

Elio Germano con grande rispetto non fa suo il personaggio ma sembra chieda allo stesso di poterlo impersonare: lo prende in braccio, lo coccola, lo segue, si presta, con quel rispetto non ossequioso ma grato, di avergli dato volto, voce, anima, vita 

Berlinguer la grande ambizione 

A Guerrino,  mio suocero, il miglior uomo con mio padre e mio marito che abbia avuto sulla mia strada 




Pennellate di parole...

Mi troverò perché mi voglio.
Avrò cura di me come nessuno.
Sarò per me perché mi merito.
Mi sentirò tutta, per intero, perché intera io sono.
Non mi credere quello che vuoi.
Io mi credo per quella che sono e mi basto.
Se passi sul mio cammino chiedimi prima il permesso.
Ho io la chiave del mio lucchetto.
Ho io lucchetto dei miei sentimenti.
Stanne fuori se nessuno ti ha invitato...
Pennellate di parole...