lunedì 29 giugno 2015

Scattiscritti "Resto in attesa"

 "Resto in attesa" foto di Massimo Tognelli
 


Foto di Massimo Tognelli
Si è fatto scuro ora. Il giorno piano lascia, la notte avanza. A l'alba sarà già domani.
Ho messo a fuoco bruciandomi gli occhi, ho impressionato per non dimenticare questo sole che va a nascondersi per l'ennesima volta. Linguaggio della natura, quotidiano rito della vita per la vita.
Resto in attesa del nuovo in uscita.

venerdì 19 giugno 2015

Da 1000 a 4000 battute spazi inclusi "Ma fermarsi all'apparenza" ( volutamente toscaneggiante)


             

"Mai fermarsi all’apparenza"
 
“Mmmm, non sono più la “pulisciona” di una volta, come la dice la zia Nella! Guarda lassù? Tra trave e trave, quante ragnatele!!!...” 
“Rebecchina, abbi pazienza! Son qui tutto preso a sbaciucchiarti, a fa' la piovra, e te? Te tu  guardi le ragnatele! Via,  tu mi fa' passà la voglia !!!” 
“Oh Rolando e se l’ho viste, l’ho viste! Oh icchè dovevo stare zitta?.” 
“Tu mi fa' perde' tutta la poesia! Torno a leggere vai che l’è meglio!” 
Inforcò gli occhiali e si ributtò sul divano. 
Rebecca, che non poteva resistere un attimo di più alla vista di quelle ragnatele stantie, prese l’insostituibile Folletto, agganciò prima il tubo flessibile, poi quello rigido, concludendo l’operazione con l’attacco della “giraffa”, attrezzo specifico per recuperare polvere e quant’altro negli angoli pertugi. 
Tutto questo in un mezzogiorno d’agosto, con la casa in penombra, il pranzo a metà cottura e la figlia in vacanza. 
“A tavola è pronto.”- disse Rebecca servendo piatti fusilli integrali con tonno, pomodoro fresco e basilico. 
Silenzio. 
Finito il pranzo Rolando bevve il suo caffè tiepido in piedi, davanti alla porta finestra aperta che dava sulla piccola resede, appoggiò poi la tazzina vuota sul tavolino di marmo del salotto, sprofondò di nuovo sul divano e nella lettura, fino all’inizio del notiziario regionale. 
Dal tinello adiacente rumore di rigovernatura e faccende del dopo pranzo, che come un rito Rebecca portava ogni giorno a compimento.

Andava in tramonto il sole quando riaccesero entrambi i cellulari. Sei chiamate perse a testa, tutte della figlia Cristina, mentre il fisso continuava a rimanere staccato. 
Attraverso le stecche delle persiane chiuse, filtrava un aranciato riverbero, striatura di luce sul bianco delle lenzuola, riflessante naturale tra i capelli arruffati, tiepida carezza sulla pelle sudata in odore d’amore. 
Mai fermarsi all’apparenza…




giovedì 18 giugno 2015

Da 1000 a 4000 battute spazi inclusi "Una mattina"


"Una mattina"

Non era facile provare anche solo a pensare che alcune delle cose fatte con regolarità un tempo, potessero essere lasciate lì, in deposito, in attesa di tornare a farsi, uguali, magari anche migliorate. La paura, di non avere più quel tempo per tornare a farle, si faceva spazio tra i pensieri e i problemi del qui, più necessari di una risoluzione, con più diritto di essere pensati. Eppure qualche mattina come quella la cosa accadeva, e lei usciva dal meccanismo stritolante del dovere del fare, per entrare in quello piacevole del da farsi con piacevolezza. Poi si rammaricava, si vergognava, di aver messo in moto quel pensiero, quella temporanea divagazione, tanto da sentirsene in colpa. Nessuna novità in fondo, lo aveva sempre fatto, durante tutto il suo cammino terreno fino ad all'ora percorso. Nessuna possibilità che diverso avvenisse. DNA puro

Si soffermò a fermare su carta quella riflessione avvenuta tra il letto da rifare e i panni stirati da riporre. Andare a rileggerla a scadenza, le avrebbe fatto bene.
Il ripetente del mattino la risucchiò. 

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martedì 16 giugno 2015

Pit Stop "Umane debolezze"


"Umane debolezze"



Sono in passaggio, gli anni incalzano, davanti allo zero il numero cresce. E’ tutta una questione di conti, li faccio e rifaccio e non tornano: non tornano quelli del peso, delle rughe, del capelli bianchi che oramai da tempo son tutti, della taglia d’abito. Ma sto ancora passando, non mi fermo, metto in pausa le somme, non sottraggo, sarebbe energia sprecata, non moltiplico, sarebbe un farsi male gratuito che non ha motivo di essere. E’ solo una questione di specchio che rimanda una me da farci ancora conoscenza, diciamo che per ora tra noi c’è distanza, l’intimità verrà dopo, col tempo, con la consapevolezza che il cinque durerà fino all’avvento del sei. Il cambio di stagione mi ha dato il colpo di grazia, sto già correndo ai ripari, ma devo auto convincermi che il sacrificio e il risultato non saranno all’altezza delle aspettative. Umane debolezze. 
Tolgo il disturbo e ringrazio chi, mi ha dato modo di scrivere di...getto!


Sfilata Storica anno 2014 foto di Eva Franceschi



domenica 14 giugno 2015

Pit Stop per il CompleaLicchio!!!




CompleaLicchio 2015 
I’ Licchio testo di Giovanna Vannini, musica scopiazzata senza vergogna 
(parecchio, molto, liberamente ispirato da… scopritelo! )

 

Una brutta giornata,
chiusa in casa a poltrire,
la dispensa svuotata, 

nulla da masticare, 
di qualcosa mi basta uno spicchio, 
quasi quasi vo’ a I’Licchio! 
A I’Licchio?

Ma è una strana serata,
le “Ganuti” in vacanza, 

sfaticati i garzoni, 
che si reggon la panza,
non demordo e m’impunto: 

Si, resto a I’Licchio anche a questo punto! 
A I’Licchio? Si, a I’Licchio!
Licchio sempre, sempre Licchio, dentro, fuori, dentro…”tram”! 

Il tagliere di affettati, pecorini stagionati, quale piatto mi va meglio?...Mare! 
Pianooo 
assaporo e sorseggio in letizia, 
chiacchierando coi clienti che son tanti!

Le Canuti son come…sorelle, 

che ti coccolano dall’inizio alla fine, 
ti versano il vino nel calice 
e..ti raccontano cosa bevi.

I’ Licchio è come una grande famiglia, 

una famiglia in bottega. 
Gusto, gusto, gusto 
Ri torno

Son convinta che se faccio un’altra recensione… 

mi adottano!
I’ Licchini sono i migliori, 

perché sono a…chilometro zero! 
Licchio, Licchio, Licchio… 
Candeline 
Sssssssssssss…. Soffio!

Con affetto sincero 

Giovanna (Artigiana scrittora pe’ I’ Licchio)

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Foto di Ale OO Uno spoletino in Montespertoli!!!

Scattiscritti "Gesti"



Gruppo Novecento Sfilata Storica 2015
foto di Francesco La Colla
"Gesti" foto di Francesco la Colla

Gesti cortesi, riconoscersi nell’età che insieme cavalca la vita, nella lentezza che questa comporta, nell’emozione che il rivedersi e il riviversi ad ogni rinnovato incontro porta. Non hanno importanza i volti, i tratti e le espressioni che sotto le tese dei capelli si muovono, conversano, s’increspano in rughe di sorrisi. Solo un grande rispetto, un volersi ritrovare in un saluto scambiato con garbo, o nella sola voglia, desiderio di condividere un frammento di giornata speciale, dove il tempo ferma, l’età più non conta, e l’abito rimanda alla stagione della giovinezza, o un’era vicina ancora, ma già raccontata.

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martedì 9 giugno 2015

Scattiscritti Lentamente





Lentamente capii che non lasciavo e non andavo trovando. Era solo uno stare dov'era giusto per me, in quel mezzo in cui, se guardi alle spalle c'è "un" già scritto, se ti volgi al tuo dinanzi, c'è già un immaginare. Intanto sostavo nella quiete, con lo specchio d'acqua sotto, con le tinte intorno, con il cielo sopra. Poteva attendere ogni cosa tutto il tempo in mia dotazione.



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