lunedì 16 aprile 2018

Pit Stop Due anime per una regia sola


Due anime per una regia sola. Dove l’uno l’altro. Non so immaginare il fratello Paolo, solo al timone. Vittorio Taviani, io l’ho sempre visto dietro la macchina da presa, creatore di film che non si dimenticano, che non riportano data di scadenza, che si rivedono come fosse la prima volta. Riservato Vittorio, alla ribalta solo il necessario per promuovere la sua ultima opera, mai referenziale, mai a consacrarsi. Basco in testa, occhiali sul naso, voce pacata, occhi che brillano nel raccontare le gesta dell’ultima creatura nata. Poi di nuovo silenzio, fino alla prossima nascita. Storie nella storia, le pellicole di Paolo e Vittorio Taviani, non tutte ma molte, con La notte di San Lorenzo in testa, per popolarità e meraviglia. Tra Vittorio e il fratello Paolo, due anni di differenza. Mi chiedo se Paolo vorrà proseguire. Quando uscì Padre Padrone fu rivoluzione! Perdonate la rima. L’asprezza di un mondo rappresentato, la quasi mancanza di dialoghi nel film, la potenza delle immagini, il protagonismo assoluto di natura e silenzio. Piovvero critiche, fu rivalutato molto dopo, nonostante i riconoscimenti avuti e l’esser stato inserito tra i 100 film italiani da salvare. 


Addio Vittorio, il cinema ringrazia.
Che la tua eredità artistica possa vivere oltre te, oltre noi…




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