sabato 2 febbraio 2019

Pit Stop Linee



Non c’è nessuna linea tra la vita e la morte, nessuna distanza o distacco. E’ un intrecciarsi vicendevolmente. Esserci, non esserci. Siamo quello che eravamo, quello che eravamo resteremo. Siamo noi anche lì, solo in un’altra dimensione. Qui, continueremo a vedere i volti, a risentire le voci, a percepire presenza. Basta solo essere predisposti, basta solo allertare i sensi in dotazione. La vita, la morte, due mani tese, dita che si intrecciano. Un racconto in bilico da proseguire.  

Riflessioni notturne di una notte dormita per metà, quando buio e silenzio conducono senza manovratore, il movimento del pensare. Ripesco tra gli appunti di scrittura ancora da evadere, 

Nella luce del giorno ripenso, tengo, scarto, tutto sento. Quando troppo si pensa si fatica a stare a galla, bisogna immergersi nei fondali, fino dove il fiato e la spinta riescono a portarci. 
Intrecci tra vita e morte, si sciolgono quando la luce squarcia, si cercano quando il buio tutto riagguanta. 

Ognuno la pensi come vuole. 
Io così la penso.


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