venerdì 27 giugno 2014

Da 1000 a 4000 battute spazi inclusi "Padri"

"Padri"
Quando apprese quella decisione andò in caos, sussultò il suo cuore, in scosse andò il suo corpo e la testa faticò ad accettare. 
Separarsi di nuovo da un figlio già una volta lasciato, pur vivendolo a scadenze fisse, a frammenti di giorno sottratti al lavoro, cercando ogni volta di trasformare quelle poche ore insieme, in atti di puro amore, di arricchimento per entrambi, gli sembrò troppo, gli parve disumano. Perché il cordone ombelicale che con fatica si recide, non è solo appannaggio delle madri. 
Incamerò, rielaborò, ripensò con forza alle ragioni valide, serie, che la donna con cui quel figlio aveva concepito, gli aveva esplicato con un po' di ritrosia e una punta di timore.
Prese tempo, prese consapevolezza, con dolore muto accettò quel futuro troppo prossimo. 
Parlò al figlio, ancora acerbo alla vita ma determinato su come voleva condurla. Lo interrogò solo ascoltandolo, lesse le espressioni sul suo volto, intese che quella avventura di vita lontana da scoprirsi tutta, lo intrigava, lo eccitava benigna. 
Mise a tacere il suo egoismo di padre in abbandono, dette voce all’amore che su tutto comanda. 
In un taccuino prese appunti di lacrime. 

Quando raccontò ad un amico comune la sua prova di padre,  sapeva con certezza che la storia mi sarebbe giunta. 
E che così io l'avrei raccontata...




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