lunedì 17 novembre 2014

Impressioni in penna..."ACQUA E PAESAGGI della memoria a MONTESPERTOLI"


Le mie “impressioni in penna” nascono dal desiderio di far migrare nella scrittura quello che l’anima ha visto, sentito, rielaborato. Perché a modo mio resti…

"ACQUA E PAESAGGI della memoria a MONTESPERTOLI"



E’ una domenica di pioggia, un fine settimana d’acqua che fa danni. Per nostra fortuna “si sta su i’ poggio” e ne restiamo indenni. Così mi dedico al piacere della lettura e sarà per via dell’acqua che scroscia che la mia scelta cade su: “Acqua e paesaggi della memoria a Montespertoli”. Un libro, un documento sul paese, sul suo territorio che un dì fu, che ci da modo e nozioni per comprendere ciò che ora è. Motore di ricerca del testo l’acqua: che delineò la scelta dei territori da popolare, la loro morfologia e geografia, che fece la storia, la costruì, la modellò attorno alle “genti” che di lei, dell’acqua, fecero motivo per insediarsi, per dar vita alla vita. Le pagine tecniche mi portano a una lettura più lenta per capire dove ignoro, per entrare nei meccanismi della comprensione documentativa, negli “atti” menzionati e ritrovati negli archivi. Il racconto “di’ popolo” invece mi agguanta all’istante, mi scivola dentro. Così dal mio "qui" attraverso quel narrare di usanze contadine, di famiglie che portano un cognome preciso, con generazioni ancora presenti sul territorio, vedo i luoghi citati ora diversi, ma non per questo affascinanti e fascinosi come le pagine rimandano. E se questo è il magnifico effetto che la lettura del libro ha su di me, cittadina adottata di questo paese vicino alla natura e lontano quanto basta alla città, m’immagino quanto più grande sia quello sortito su l’anima di quei lettori che nei nomi e nei paesaggi si ritrovano, li rivivono, risentendone gli odori, i sapori, di un tempo  amaro talvolta, come il testo sottolinea, per via di quel passato fatto di terra, braccia e fatica tanto remoto quanto condizionante e decisivo per questo nostro presente. 
La chiesa, i priori, le nobili casate, furono Storia, punti fermi e indiscussi per la gente del posto, per le sorgenti, per l’acqua di Montespertoli, un bene di tutti spesso appannaggio di pochi, arrivata nelle case, nei poderi, nelle stalle, con l’impegno, la perseveranza, la politica “alla Beppone e Don Camillo” ( mi piace pensare che così sia stato…) Fatti, momenti importanti da mandare a memoria, da non dimenticare.

Un gran bel lavoro quello degli autori Paolo Gennai , Andrea Pestelli, Guido Romagnoli, Alberto Viani, costruito su un’accurata documentazione, sulle competenze in materia acquisite. Di cuore con cuore. Lo si sente, lo si percepisce forte, come forte è la voglia, il desiderio dell’approfondire, mettendosi in prima persona, scendendo nelle viscere del sottosuolo, attraversando per noi i canali d’acqua sotterranei, così da farceli vedere e toccare attraverso la scrittura. 
Quattro sorgenti, quattro itinerari per conoscere, passeggiare, colloquiare con il nostro territorio da un altro punto di vista: quello dell’acqua. 

“Acqua e Paesaggi della memoria a Montespertoli” documento, narrazione poetica, paese in ricordo. 

Dicono che il domino sull’acqua, il suo esaurirsi, potrebbe essere motivo di un nuovo conflitto mondiale. 
Pensiamoci. 


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Foto di copertina dell'archivio Baragatti, gentilmente offerta dal Circolo fotografico Fermoimmagine Montespertoli







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