martedì 30 dicembre 2014

Pit Stop "Cielo, tinte e parole..."

"Cielo, tinte e parole..."


Ho fermato l’auto. I colori incalzavano, toglievo gli occhi dalla guida, li portavo su di loro, stavano nel cielo della sera, mi anticipavano. Un vecchio cd di Adelmo nell’autoradio, una mia personale interpretazione canora a fil di voce lo accompagnava.
Ho spento il motore, lasciato la musica. Tutto quel caos di tinte in alto mi acchiappava. Le une sovrastavano le altre, gareggiavano per primeggiare, volevano attenzione. La mia. Non avendo né penna né foglio per fermare quel caos in parole, ho dato vita ad uno scatto, con il mio telefonino desueto, senza occhiali, senza sapere ciò che sarebbe uscito.
Vedersi in un cielo, sentirsi dentro, immersi nel nero dove spesso stiamo, guardinghi a quel raggio di luce che squarcia, sempre, mette speranza in circolo, prospettive in moto. A volte basta poco per avere a portata di mano un’immagine di se: un cielo complice, un viaggio senza fretta, la forza e il desiderio di fermarsi a riacciuffarsi un poco.
Un fiotto di lacrime, giusto il tempo di riempire gli occhi, di ricacciarle in gola.
Succede, capita. La solitudine della guida apre la strada al pensare. La strada che sotto le ruote scorre il pensare porta via.
Ho messo in moto, riposto il cellulare, riportato l’attenzione al viaggio.
Cielo, tinte e parole, già erano dietro di me…



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Tramonto alle Certame foto di Giovanna Vannini



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