mercoledì 11 marzo 2015

Da 1000 a 4000 battute spazi inclusi "Stati d'animo"


"Stati d'animo"



Geraldine dovette ricredersi in fatto di stati d’animo, lei sostenitrice convinta del fatto che: se al risveglio la sua chioma era in crespo, gli occhi in grigio e il volto color limone in maturando, la giornata non poteva che essere pessima, negativamente imprevista, lunga da non saperne la fine. E perché la nefasta previsione non mutasse il suo corso, la colazione di Geraldine si riduceva a un caffè senza zucchero, l’abbigliamento a due cosucce prese a casaccio dall’armadio, il trucco a una passata di cipria compatta data col pennello, giusto per stemperare quel pallore limone a cui tutti avrebbero fatto caso, domandato il motivo. Nolente, volente, comunque, il lavoro l'aspettava e pretendeva,  a  prescindere da umore e colorito. 

Quel mattino la primavera faceva le prove: nuvole assenti, raggi potenti, mite la temperatura. La luce del sole illuminava le facciate tinteggiate di fresco dei palazzi. Sui davanzali i vasi con le prime, timide, fioriture di stagione. Invogliate da quel mattino di primavera in prova, diverse finestre erano aperte, così che aria entrando, circolasse nelle stanze, portando via l'odore di caminetto ancora acceso.
Fu una gran fatica per Geraldine rimanere nel suo pessimo, mentre tutto quell’ottimo la circondava e il broncio cedeva al sorriso. 
Lì, in Via Sonnino, dovette abdicare, ricredersi in fatto di stati d’animo. Una strada dipinta, un pennello impazzito, un quadro d’autore in cui immergersi, un sogno in cui sostare, che solo al cambio di nome della via, s'interrompeva…   
Copyright © tutti i diritti riservati 

Via Sonnino Montespertoli foto di Giuliano Corti

1 commento:

  1. Che bel racconto Giovanna, sei grandeeeee, ora la foto è moltopiù completa, G

    RispondiElimina