martedì 14 agosto 2018

Pit Stop Agosto 2018 Vacanza solidale Castelluccio di Norcia






Castelluccio, 13 agosto 2018




Nessuna foto di Castelluccio ora. La piana ci ha accolto ancora una volta, noi e il nostro camper. Temperatura in picchiata la notte, dormiamo alla grande. Al mattino la nebbia nasconde le creste dei Sibillini. Attendiamo diradi, lasci il posto al sereno. Zaino in spalla, scarpe adatte, occhiali da sole sul naso, prendiamo la strada in mezzo alla piana, ci portera' a Castelluccio, lo sappiamo bene, non e' la prima volta. Ci atteniamo al viottolo gia' battuto da altri prima di noi, non vogliamo calpestare dove non si puo'. E' uno stradello erboso in mezzo all'erba. Sale, si inerpica, rizza, arriva al paese dal lato ovest. Abbiamo gia' macerie negli occhi e rumore di ruspa nelle orecchie. Proviene dalla zona rossa. Nella piazzeta di arrivo c'e' vita , vita ben oltre la desolazione e tutte le difficolta' che questa piccola comunita montana, affronta dal 30 ottobre 2016. Moduli, gazebi, accolgono gli esercizi che erano in paese, la gente arriva, si fema, consuma, compra. Non basta ma aiuta, serve, ce n'e' bisogno, e' quello che i castellucciani vogliono. "Venite" ci dicono, " fermatevi, anche solo per fare due chiacchiere con noi, non sapete che bene ci fate" Noi cerchiamo, per quanto le nostre finanze ce lo permettano, di comprare un po' di qua, un po' di la': ceramica con disegno ispirato alla fioritura, lenticchie rosse e verdi, salumi, o meglio "i cojoni de' mulo" e poi pranzo all'agriturismo Monte Veletta, che ha riaperto solo pochi giorni fa. Non piu' di 10, i residenti in inverno a Casteluccio, 300 circa, nel periodo estivo. Cosi' ci dicono. "Ricostruiranno il paese?" domandiamo. Nessuno sa cosa, sa come. Nessuno in fondo forse, ci crede. 

Un pugno di case arrocate in cima a un cucuzzolo, una storia antica, un luogo noto, affascinante e irripetibile. 

Una maledetta mattina alle 7.40 


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