Emile Friant, Les Amoureux Musée des beaux-arts de Nancy |
"Avrei voluto baciarla"
Fu luce, fu gioia, di quella che pensavo aver dimenticato, riposta in un cassetto dell'anima chiuso a chiave. Dovevo farmela bastare, per un tempo che ancora non potevo definire ma che immaginavo, pianificavo, essere a mio favore. Luana sorrise dandogli suono, dandogli vita. Mi sentii appagato da quel procedere in positivo e allora rimisi insieme parole:
" Ero in buio stamattina, una nottata passata a rimuginare. Succede, a te capita mai?...”
Lei accennò un si con la testa.
“Negli ultimi giorni a me capita spesso, ma passerà. Scusa non vorrei mai annoiarti con i miei pensieri. Ma in fondo di questi tempi chi è che non ne ha?..."
Restò col sorriso sulle labbra Luana, sprofondando i suoi occhi dentro i miei, che a quella intensità quasi sobbalzarono.
Restò col sorriso sulle labbra Luana, sprofondando i suoi occhi dentro i miei, che a quella intensità quasi sobbalzarono.
Riprendemmo il cammino, in quella giornata di febbraio in avventato tepore primaverile.
"Scommetto che tu sai ascoltare"- disse ristoppando il passo all’improvviso-
Avrei voluto baciarla.
"Scommetto che tu sai ascoltare"- disse ristoppando il passo all’improvviso-
Avrei voluto baciarla.
Mi misi in ascolto.
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