martedì 10 ottobre 2017

Pit Stop Tempo






Nel tempo ho imparato a trascorrere il mio tempo. Più spesso di un prima andante in passato, metto me davanti al tempo che mi interessa trascorrere per me. Momenti di sano egoismo, brevi, fugaci attacchi, solo qualche volta programmati, ma che fanno la differenza del mio tempo. La famiglia oramai è tutta grande e ogni suo componente ha il diritto di fare altrettanto. Il mio consiglio è di farlo diventare un dovere. Quando si prende spazio per l’io, miglioriamo nel rapporto con il noi. Non tutti recepiscono il messaggio allo stesso modo, non tutti apprezzano questa sopraggiunta saggezza data dal tempo che incalza, molti lo riducono a uno scontato “ pensa solo sé”, senza provare a capire la fatica che c’è dietro a questa egoistica concessione costruita. 

In ottobre di solito staziono nel mio tempo: si ferma il lavoro stagionale, attendo la ripresa di quello invernale, che si modifica di anno in anno, che aumenta o diminuisce a seconda della proposta. 
E quella sensazione di non sapere quel che di me fare, si rinnova. 
Ma oggi che sono 53, vorrei impegnarmi a prendere atto che questa sensazione rimarrà tale nel tempo, andando avanti comunque. 

Appena finisce la notte, qualcosa m’inventerò





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